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(52) Ecco le due lapidi IN NOMINE D. AMEN HOC OPUS INCEPTUM FUIT TEMPORE D. GUALTERII PLI BANI ET FUIT EXPLETUM TEMPORE D. GRATIA PLEN MAGISTRO GEORGIO DE ESIO SUB A. D. MCCLVI. L'altra A M. D. C DEIPARE -M. V. AC DIVI. JOANNIS BAPTISTÆ PATRONI. EDES- SACRE E VETUSTA IN HANC NOVAM FORMAM CONSURREXI RUNT A. D. MDCCXXXVI.

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(53) Pannelli. Avvertimento premesso alle Mem. de Santi▼ taliano, e Benvenuto pag. 17 in fin.

(54) Sancti Dionisii. De Angelico Cap. XIV.

(55) Gesù Cristo aveva detto agli Apostoli nel Vangelo - E sum vitis, vos palmites; qui manet in me, et ego in eo, fert fructum multum, quia sine me nihil potestis facere. (Van di S. Giov. Cap. XV).

(56) Fasc. 50 Collect. 2 delle antichità della Chiesa di Ci goli pag. 45.

(57) Esiste in questa cappella, e nel luogo ove anticamer era una finestra, una tavola con cinque nicchj, che terminano cuspide. Opera, che deve ritenersi del Secolo XIV.o XV. Nella niccl di mezzo è dipinta Nostra Signora in atto di adorare il Di Verbo incarnato, che giace colle mani aperte, avente in una esse il globo, a cui e sovrestante la Croce. In un' altra San S fano Protomartire vestito degli abiti diaconali, che ha una pie sul capo. In un' altra Š. Esuperanzo colle vesti pontefical avente in mano una bandiera con l'insegna di Cingoli. Nella qua S. Pier Damiani colla cocolla degli Avellaniti.

(58) Raffaelli. id. lib. II. Cap. X. pag. 146. Atti della rifo mazione di Cingoli pag 26, e pag.

741.

Compagnoni. Mem. della Ch., e de Vescovi di Osir Tom. I. pag. 471.

In questo luogo è l'arca, dove riposano le ceneri di Esuperanzo, oltre un busto d'argento dorato rappresentante il Santo, scolpito ottimam nte a spese del Comune di Cingoli.

(59) AN. DOMINI MCCLXXVIII. TEMPORE DNI NICOL PAPÆ TERTII DOMINUS BARTOLUS PRIOR. SANCTI EX PERANTII CINGULANORUM EPISCOPI, ET PROTECTOR FECIT.

(60) AN. DOMINI MCCCLXXXXV. (1295) TEMPORE D MINI JACOBI EUGUBINI MACISTER JACOBUS FECIT HO OPUS. Sulla viziatura dell'anno si conforma alla mia opinione a che Raffaelli Ved. Vol. I. pag. 133 134.

(61) Turchi. Narra, che superiormente all'iscrizione che 1 portiamo era in un'archetto dipinta l'immagine di Raniero Brasch che quei di Camerino bruciarono, avendolo riconosciuto tradito della loro patria pag. 19 e 20.

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AN. DNI MCCLXVIII. INDICT. XI. TEMPORE DNI CLEMENTIS PAPÆ QUARTI, ET TEMPORE DNI GUIDONIS CAMERINENSIS EPISCOPI ET TEMPORE DNI RAMBOTTI ARCHIDIACONI CAMERINI, ET TEMPORE DNI GREE PARENTII POTESTATIS CAMERINI. 62 Lilli Lib. II. Par. II.

60. pag.

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AN

TEMPORE DNI

BONIFATII PAPE VIII., AC TEMPORE DNI RAMBERTI CAMERINEN. EPISCOPI, AC TEMPORE DNI BERARDI CAERIN ARCHIDIACONI FACTUM EST ALTARE GUIT

TONE OPERARIO HUJUS ECCLESIÆ.

SVETUSTUM TEMPLUM. A RAMBOTTO VICOMANIO MOXVIII. MARIÆ CÆLESTI NUNCIO OBSEQUENTI HM CREBRIS TERRE. MOTIBUS CONCUSSUM PARIETE OPE, ET OPERA. RANCISCI VIVIANI EMERITI ANTISTITIS. ELEGANTIUS. PARATUM. A. D. MDCCXXXXXIX.

TERIORE

COLLABENTE

Quarant'anni dopo cadde interamente questa Chiesa per la esima cagione, ed ora si è di nuovo rifabricata. Del terremoto Camerino esiste una memoria del Dott. Moreschini, e può consarsi anche un' altro scritto del Dott. Zacchiroli sul medesimo

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(65) Alexander IV. universis Christi fidelibus Firmanas, CaRecinetenses Civitates et Dioeceses costituentibus

menses,

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Quoniam etc. Cum itaque, sicut ex parte dilectorum filioAbbatis, et Conventus Monasterii Sancti Catervi ordine Sancti Belicti Camerin., Dioecesis fuit propositum coram nobis, ipsius Esam praedicti Monasterii nimia vetustate consumptam reparari perit opere sumptuoso, et ad reparationem ipsius sibi proprie sappetant facultates, universitatem vestram rogamus monemus, beramur in Domino remissionem peccatorum vobis injungentes as de bonis a Deo vobis collatis pias elemosinas, et grata ei ad citatis subsidia erogetis, ut per subventionem vestram valeat reDatum Anagniae III. Kal. Decemb. Pont. nostri An. II. Questo Breve si conservava originale nell' Archivio de Lateranensi di Tolentino (al lib. H. Maz. N. 56) che rarono in questo Monastero ai Benedettini.

di

Era

questo uno dei tanti archivj della provincia, assai pergamene, ma purtroppo abbiamo ora a compiangerne distruzione, essendo esso andato disperso nelle ultime lutsime vicende d'Italia.

Allorchè fù fabbricata la nuova Chiesa fu essa eretta in

lo

Cattedrale, e prese il nome di Plebs S. Mariae Tolentini ergo, che alla parola Plebs possa darsi tal significato sull' aurita di diversi dotti archeologi. 11 Ducange nel suo Glossario

- Plebs dicta est Ecclesia Cathedralis

E. in un Di

a di Carlo il Calvo per la Chiesa di Parigi si ha

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in

honorem Sanctae Mariae Matris Domini nostri Jesu Christi, et S. Stephani, quorum pignora in ipsa Plebe, vel in Ecclesia Parisiaca adunata quiescunt Nell'Italia sacra si ricordano del Sec. XI. Plebs S. Reparatae in Civitate Florentiae. Plebs S. Mariae Sita in Civitate Sencnsi. Le quali Chiese sono ogg appunto le Cattedrali di Firenze, e di Siena Muratori ne.. Tomo VI. Antiquit. Italici Medii Evi disert. 74. De Praec et Pleb., e nel Dizionario Enciclopedico alla voce Cathedrali Tom. II. pag. 658 abbiamo Il nome di Cattedrale non stato in uso, che nella Chiesa Latina, e dopo il X. Secolo

(66) Una Chiesa dedicata a S. Flaviano esisteva una volt nel Territorio Recanatese, poco distante dalla strada che conduc in Osimo. Appena ora ne rimangono pochi sassi dispersi. Nè si s in qual' epoca precisa fosse stata distrutta, ma si congettura, cha ciò avvenisse circa la fine del Sec. XII. N'esistettero i ruderi finca al Secolo XV., come si ha nel protocollo di Ser, Antonio Giann Anno 1415 jag. 83. Fovea a Grano in quarterio S. Maria ante Ecclesiam S. Flaviani veteris.

Wogel. Stor, dei Vesc. di Recan., e Lor. Mss. pag. 2

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e seg.
(67) Vasari
1811. Tom. I. pag. 263.

Classici.

Baldinucci. Tom. IV. pag. 56 ediz. di Milano de

(68) Compagnoni, Mem. della Ch., e de Vesc. d'Osimo Ton 111. pag. 55, e pag. 49 di questa parte di palazzo non se n conserva più vestigio veruno.

(69) Idem. Tom. II. pag. 31. Riflette quest'erudito scrittore che ne tempi che noi scorriamo non avevano i nostri paesi que pittori, che in altri luoghi d'Italia già cominciavano a ridurr La pittura ad una più ragionevole maniera,

(70) Fafaelli. Antich della Chiesa di Cingoli pag. 105.

Comp. De Vesc. di Osimo Tom. III. pag. 411. Fu var. volte restaurato, e specialmente da Mons. Zacchi nel 1470, con si legge in una iscrizione posta sotto la stemma nella Casa de' P dell' Oratorio nella parte dell' orto la quale era l'antico Palaz

Vescovile.

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GASPAR ZACCHIUS VOLATERRANUS AUX MAT. ECCLES. EPIS. INSTAUR. CHRISTI SAL. AI MCCCCLXX.

34.

Ceduto ai detti Padri dell' Oratorio, allorchè ne fu ereti dai fondamenti un' altro, incominciato dal Card. Lanfredini, compiuto da Mons. Compagnoni circa l'anno 1750. (71) Vasari. Ediz. di Bologna del 1647. Tom. I. pag. Baldinucci. Ediz. di Milano dei Classici Tom. IV. pag." Saraceni. Stor. d'Ancona pag. 177, e pag. 367. Nel 1564 essendo S. Carlo Borommeo Presidente d'Ancon

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restaurato il portico del palazzo, e se ne lasciò in una pietra salita la seguente memoria CAROLO CARDINALI BORONEO PRESIDE TRIVULTIUS GUALTERIUS VERBERETANUS LOCUMTENENS PORTICUM SITU, ET SQUALORE PONE OBRUTUM, AD PUBLICAM UTILITATEM RESTITUI CURAVIT ANNO MDLXIV.

La facciata, scale, e la sala furono rinnovate nel 1647. 2) Compagnoni Pompeo Seniore. Regia Picena pag. 145. Santini Stor. di Tolentino. Pag. 225.

Rapa Cesare. Descrizione della Marca d' Ancona. Questo fu edificato a spese del Comune, che lo cedette Governo nel tempo che era Podestà di Macerata un Bonacfiglio di Agabito d' Accorrambono da Tolentino.

IN

Iscrizione, che qui si riferisce si leggeva scolpita in piccola pietra collocata nell'ingresso del detto Palazzo JEL NOMINE. AMEN AN. D. MCCLXXXVI. KAL. APRILIS FON DNI LEONIS DE LAUDA. VICAR. ACOI. MACERATE. FACTUM FUIT HOC OPUS. MAGISTER BARTHOL. DE-CIV. FORLIUM FECIT HOC PALATIUM.

(73) Colucci. Antic. Pic. Tom. XX. pag. 93. Tom XXX. Pg. 28.

Sopra la porta dell'attuale Teatro, che fu quella, che troduceva al Palazzo Municipale ancora si legge IN DEI NOMINE AMEN F. F. H. PALATIUM TEMPORE NOBILIS IRI D. PLACENTINI. D. THOM. DE OFFIDA INCEPTUM DE V. MEDIO, ET FINIT (CUM) V. DIE SEPTEMB. SUB ANNO MCCLXXVI. INDICT. III.

(74) ANNO MILLENO CEMTUM BIS. ET OCTOQUE DENO. CUM SEXTUM STANTE QUINTILI MENSE MORANTE. HIC. ONS. EST. FACTUS. CUM MARIS. EST PERACTUS, CUM FIRMO. PRESTAS. VENERANDA POTESTAS. QUIRINORUM DOMINUS. THOMAS. VENETORUM.

5) Compagnoni Pomp. Seniore Reg. Pic. pag. 213. Santini. Stor. di Tol. pag. 125.

DOMINI

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Questo

ANNO

Versi di Benedetto Silvio. Cod. Mss. Zani Enciclop. . Bencivegna, Bentivegna, o Bentivegnia Casola ponte, che da Tolentino conduce a S. Ginesio. DOMINI MILLESIMO DUECENTESIMO SEXAGESIMO OCTATO TEMPORE DOMINI CLEMENTIS IIII, ET VENERABILIS MANFREDI RECTORIS MARCHIE ANCONIANE, ET DOMINI LEOPARDI DE AUXIMO POTESTATIS TULENTINI. QUI HOC OPUS FIERI FECIT TEMPORE SUI REGIMINIS. HOMO BENIGNUS. PROBUS EST FACTUS LEOPARDUS DE AUXIMO. NOMINE DICTUS SIT BENE DICTUS IN COELIS LEOPARDUS NOMINE FELIX. BENVENGNIA. OPERARIUS. PONTIS HUJUS, ET DEI FAMULUS È rimarcabile, che questo ponte venne eretto nell' anno

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stesso in cui questo Manfredi Vescovo di Verona, e Rettore della Marca fu di ritorno da durissima cattività sofferta per opera de' nemici della S. Sede Apostolica. Ved. Compagnoni Juniore. Stor. della Chiesa, e de' Vesc. di Osimo Tom. II. 304. pag.

(76) Nella Rocca del Castello di S. Giorgio, detto anche Porto di Fermo si legge anch' oggi l' epigrafe seguente

URBS V. FIRMANA. SIBI SERVO. LITTERA SANA FACTOR. TIBI. CLARIS. PORTUS. NAVIS, DANS FELIX OMEN. SUMO DE MARTYRE NOMEN. HOC OPUS EST CLAUSTRI FACTUM TUTELE CASTRI QUANDO CURREBAT DOMINI. MILLESIMUS. ANNUS, ET BIS CENTENUS CUM SEPTEM SEX DECIESQUE TEMPORE QUO VENETUS DOMINUS LAURENTIUS OLIM PROGENIES VENERANDADUCIS. INCOLUI QUOQUE TEMP. URBEM FIRMANAM REGIT PER TEMPORE SANAM.

(77) Santini Stor, di Tol. Pag. 140.

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